Star Wars Squadrons Anteprima: battaglie tra i cieli di Guerre Stellari

Star Wars Squadrons

Era il 2012 quando Electronic Arts riuscì a strappare a Disney l’accordo di noleggio della licenza di Star Wars. Otto anni dopo il publisher e sviluppatore di Redwood si ritrova con un vasto carnet di giochi mobile, console e PC ed è pronto ad aggiungere una nuova tacca alla cintura grazie a Star Wars Squadrons. Il nuovo videogioco basato sull’universo creato da George Lucas si stacca violentemente dalla narrativa intrapresa con Star Wars Jedi: Fallen Order di Respawn Entertainment per abbracciare un gameplay più veloce e frenetico, abbandonando di fatto la terza persona e le esplorazioni in favore delle battaglie su gli X-Wings, regalando così ai fan un’esperienza decisamente diversa, molto più incentrata sul fan service ma non per questo da demonizzare oppure da evitare. C’è tanto infatti da scoprire su Star Wars: Squadrons, tra cui l’occhio di riguardo verso il multiplayer.

Star Wars Squadrons: tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…

Star Wars Squadrons è sicuramente uno dei titoli che ha saputo attirare l’attenzione durante EA Play 2020 a partire proprio dalla modalità Storia, che si posiziona esattamente dopo il film Il Ritorno dello Jedi. La modalità in single player permetterà ai giocatori di abbracciare la storia dal punto di vista di quello che resta dell’Impero e quello della Nuova Repubblica. “Ci siamo divertiti tantissimo a costruire il comparto single player e abbiamo lavorato a stretto contatto con Lucasfilm”, le parole di Frazier a margine della presentazione del gioco. Che dovrebbero di fatto garantire un tot di qualità anche in un gioco che sicuramente non fa della narrativa il suo vero punto di forza. Nonostante ciò viene garantita un’esperienza di gioco solida, che però dobbiamo ancora approfondire per bene vista la mancanza di dettagli in merito alla campagna single player. Sappiamo con certezza che il tutto è ambientato dopo la Battaglia di Endor e che sono presenti anche alcuni nuovi elementi introdotti in Rogue One, votato dai molti come il miglior film del ciclo Disney: sicuramente un segnale di incoraggiamento per tutti coloro che amano sia le pellicole, sia i videogiochi. Difficile anche riuscire ad avere un’idea della longevità, ma conoscendo Electronic Arts molto probabilmente la campagna si aggirerà sulle 5 ore, per permettere ai giocatori di fraternizzare al meglio sui controlli (e godersi anche una nuova storia ambientata in quella Galassia tanto lontana) per poi gettarsi immediatamente nel multiplayer.

I contenuti fanno la differenza

Se del single player non sappiamo ancora moltissimo, del multiplayer invece siamo a conoscenza di diverse informazioni che sanno rispecchiare perfettamente l’hype in merito al gioco. A partire dai contenuti, che sono fondamentali considerando che si tratta di un gioco basato sul comparto multigiocatore. Sotto questo aspetto Electronic Arts ha lavorato bene, fornendo immediatamente una lista completa di mappe e navicelle, oltre che di modalità di gioco. Senza paura di essere smentiti, si può tranquillamente affermare che i contenuti base sono già diversi e decisamente variegati.

Partiamo dai velivoli, che sono la vera filosofia di gioco. La Nuova Repubblica e l’Impero ne hanno a disposizione 4 e sono tutti suddivisi per ruolo. Abbiamo un Bombardiere per gli attacchi pesanti, un velivolo di Supporto per dare man forte alle truppe e molto altro. Ogni singolo velivolo è progettato per avere pregi e difetti, rendendo così la formula del gioco decisamente meno arcade e più orientata verso un gameplay più ragionato. Sarà necessario assemblare con cura le squadra di gioco e ogni velivolo dovrà essere sfruttato al meglio per evitare la sconfitta, un po’ come avviene in altri altri first person shooter tattici come ad esempio Overwatch. Al lancio saranno disponibili sei mappe spaziali, ognuna di loro con una lore diversa e caratterizzate da elementi che la rendono unica: sono presenti lo Scalo di Nadiri, con i suoi cantieri, Esseles, con la postazione di ascolto dell’Impero e Yavin Prime, location di una delle prime basi dei ribelli. C’è ancora un po’ di incertezza su come le conformità delle mappe potranno magari cambiare il gameplay ma siamo fiduciosi che nel corso della prossima gamescom sarà possibile dare uno sguardo ancora più approfondito.

Non potevano poi mancare le modalità di gioco. Star Wars Squadron permette ai giocatori di fronteggiarsi in scontri 5 vs 5 in due diverse modalità di gioco: un team deatmatch 5 vs 5 oppure una modalità più dettagliata, ovvero le Battaglie tra Flotte, dove si procede per obiettivi per portare a casa la vittoria. Possono sembrare poche ed è assolutamente vero ma bisogna sempre considerare che a fare da padrone dell’intero comparto multiplayer sarà la varietà, la possibilità di programmare la propria squadra e bilanciarla al meglio e poi ovviamente la longevità. Il tutto in un contesto molto accattivante (l’universo di Star Wars) e una lore che sarà sicuramente espansa grazie alla libertà creativa degli autori.

Un’esperienza da vero fan

Si poteva optare per una visuale in terza persona, dando così la possibilità di poter osservare al meglio i modelli delle navicelle e godere del massimo spettacolo dello spazio. Electronic Arts ha però deciso di fare meglio di così ed offre una visuale in prima persona. Questo significa che la nostra attenzione è totalmente catturata dal cockpit ed abbiamo una vista completa di quello che accade davanti a noi. La sensazione di realismo dunque aumenta sensibilmente ed è effettivamente ciò che un vero fan di Star Wars voleva fin dall’inizio: essere il pilota di una navicella, con tutti i pro e i contro che derivano da questa scelta.

A livello tecnico ci troviamo davanti ad un piccolo gioiellino: il comparto grafico rende sicuramente moltissimo, le animazioni sono ottime e anche gli effetti sonori sono gli stessi dei film e della saga, dunque a livello di immersione anche sotto questo aspetto il lavoro sembra essere stato svolto nel migliore dei modi. Permangono ovviamente ancora dei dubbi sul frame rate: le console e i PC dovranno gestire una mole ridotta di elementi a schermo ma la dinamicità in tutto questo è fondamentale. La paura di scendere sotto un frame rate stabile potrebbe condizionare del tutto l’esito di una sfida, sia essa un semplice death match oppure una vera e propria battaglia: dubbi che potranno essere colmati non appena Electronic Arts fornirà alla stampa e/o al pubblico una demo di gioco. Dubbi anche sulla versione per la realtà virtuale: il publisher e sviluppatore ha confermato che su PlayStation 4 e PC sarà possibile indossare un visore per giocare ed ottenere un’esperienza ancora più immersiva, ma non abbiamo ancora visto niente in azione. Siamo sicuri che a breve ci sarà un reveal apposito, ma la curiosità è tanta e al momento non possiamo sbilanciarci su pregi e difetti di una versione ancora inesistente.

Star Wars Squadrons è un’esperienza di gioco che il vero fan di Guerre Stellari aspettava da un po’. La data di lancio fissata è davvero vicina (2 ottobre 2020) e combinata con il prezzo (che dovrebbe aggirarsi sui 40 Euro per PC, PS4 e Xbox One) il titolo può davvero diventare uno dei migliori lanci di un prodotto targato Star Wars e sviluppato da Electronic Arts. Quello mostrato e raccontato fino ad oggi è stato un antipasto, sicuramente sostanzioso, ma ora è tempo di passare alla portata principale e dunque ci aspettiamo di mettere mano su una demo a breve per testarne l’effettiva qualità.

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra